La Corte costituzionale, con la sentenza n. 115 del 2025, ha dichiarato incostituzionale la norma che limitava il congedo di maternità obbligatorio ai soli padri biologici. Questo importante passo avanti sancisce che anche la seconda mamma nelle famiglie omogenitoriali ha diritto a dieci giorni di congedo retribuito al 100%, come previsto per i padri nelle coppie eterosessuali.
Cosa cambia per le coppie di madri
Con questa sentenza, si stabilisce che:
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Le coppie di madri devono godere degli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
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La madre intenzionale (cioè colei che non partorisce ma è parte attiva e riconosciuta della genitorialità) ha pieno diritto al congedo di maternità obbligatorio.
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L’Inps dovrà adeguare il proprio sistema informatico per consentire anche alle famiglie omogenitoriali di presentare regolarmente domanda, senza più discriminazioni formali.
Il caso che ha portato alla sentenza
Tutto è nato da un ricorso dell’associazione Rete Lenford – Avvocatura per i diritti Lgbti+, presentato nel maggio 2023, con il supporto della Cgil Nazionale. Il caso è stato esaminato inizialmente dal Tribunale di Bergamo, che con sentenza del 25 gennaio 2024 aveva già dato ragione a Rete Lenford e condannato l’Inps.
L’Istituto aveva fatto ricorso in appello, portando la questione fino alla Corte costituzionale tramite la Corte d’appello di Brescia, che ha poi portato alla storica decisione.
Le modifiche richieste all’Inps
Con effetto immediato, l’Inps dovrà:
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Aggiornare il portale per permettere la richiesta del congedo anche alla seconda mamma.
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Rimuovere ogni barriera informatica e normativa che impediva la fruizione del congedo alle famiglie con due madri.
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Garantire che i diritti sostanziali non vengano più negati da discriminazioni formali.
Un passo avanti per l’uguaglianza genitoriale
Questa sentenza rappresenta un precedente fondamentale nella lotta per i diritti delle famiglie omogenitoriali. D’ora in poi, né l’Inps né i datori di lavoro potranno negare il congedo maternità per seconda mamma, riconoscendo finalmente il principio di uguaglianza genitoriale.