Secondo un rapporto presentato da Invitalia lo scorso 8 marzo, dal 2017 quasi 7.000 aziende guidate da donne hanno usufruito di uno degli incentivi da loro offerti, come Resto al Sud, SelfieEmployment, ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, Smart &Start Italia o Cultura Crea.
Ancora molta strada c'è da fare purtroppo per raggiungere la parità nel mondo dell'imprenditoria, in quanto, purtroppo, questa cifra rappresenta solo il 35% del totale. In particolare, nel campo delle startup innovative, i progetti ammessi a finanziamento dall'ente sono solo il 3% quelli presentati da donne.
“Oggi le laureate in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), sono in netta minoranza rispetto agli uomini e questo dato si traduce in una minore partecipazione delle donne al mondo del lavoro in questi ambiti e in un gap negativo in termini di retribuzione e di carriera”, dichiara l’Amministratore Delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella.
Ma Invitalia ha in cantiere un incentivo su mandato del MIMIT: il Fondo impresa femminile. Già più di 700 imprese femminili sono state ammesse alle agevolazioni, con un totale di 120 milioni già stanziati.
“Il programma”, prosegue Mattarella, “si tradurrà anche in una serie di attività e iniziative focalizzate alla diffusione e al consolidamento della cultura d’impresa tra le donne, all’empowerment e all’accesso alle STEM in tutto il Paese attraverso varie modalità , tra cui percorsi di alta formazione e di accelerazione e borse di studio. Un percorso che coinvolge tutte le generazioni e che mira a creare valore colmando una diseguaglianza inaccettabile e insostenibile sotto molteplici profili, non solo quello sociale ed economico, per un Paese che vuole essere competitivo, sostenibile e innovativo”.