Le startup innovative in rosa vedono una crescita strepitosa: come mostrano i dati diffusi di recente da InfoCamere per l’Osservatorio sull’imprenditorialità femminile di Unioncamere, le imprenditrici che hanno creato startup innovative nell'ultimo anno sono state 2.000, ben 572 in più rispetto al 2019, il 40% in più in questo biennio.
“Questo dato positivo”, ha dichiarato la Presidente Impresa Donna Confesercenti Barbara Quaresmini, “conferma l’impegno delle donne imprenditrici nell’essere aggiornate e nel costruire percorsi imprenditoriali all’insegna dell’innovazione su tutti i campi, infatti, non è irrilevante la presenza di imprenditrici in attività di alto contenuto tecnologico.
Ci auguriamo che l’incremento delle start up innovative vada in aumento così come l’interesse delle donne nel mondo delle imprese per favorire il consolidamento dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese. Dopo un periodo post pandemico le imprenditrici hanno confermato la volontà di voler crescere, di formarsi, dimostrando di avere coraggio e una visone positiva del futuro”.
Le imprese femminili, che rappresentano il 22,18% del totale nazionale, si concentrano nel settore dei servizi, in particolare sanità e assistenza sociale (37,21%), istruzione (30,92%), strutture ricettive (29,21%), agricoltura (28,13%).
Sono inoltre più diffuse al Centro/Sud: qui le imprese guidate da donne superano il 23% del totale. Le regioni più virtuose sotto questo punto di vista sono Molise, Basilicata e Abruzzo.